Dal passaparola al “porta a porta” in azienda, dai fax agli invii in busta chiusa, dalla candidatura spontanea sui siti web aziendali ai motori di ricerca, passando per form di registrazione, indirizzi e-mail e social, le modalità di candidatura hanno subito una continua e costante trasformazione nel tempo, ma hanno mantenuto un unico comune denominatore: il curriculum vitae.
Negli ultimi anni, però, la trasformazione digitale ha influito anche sulle modalità di presentazione del CV e il modo di “presentarsi” alle aziende: diverse agenzie per il lavoro (ed alcune aziende), sulla scia d’oltreoceano, hanno introdotto, in modo graduale, la candidatura attraverso i dispositivi di ultima generazione e le nuove tecnologie. Pensiamo ad esempio all’introduzione del video cv e all’utilizzo dei social network per trovare lavoro.
Che sia libera, quindi una vera e propria presentazione “a braccio”, o guidata, come risposta ad alcune domande predefinite, le nuove modalità di presentazione cv sono un fenomeno in crescita, specie in alcuni settori e per alcune figure professionali.
Di conseguenza, i candidati hanno dovuto “rivisitare” il proprio approccio al mondo del lavoro, il proprio modo di proporsi, o comunque presentarsi, alle aziende. Passare dalla carta scritta, cartacea o telematica, al mettere “la faccia” non è certamente stato facile. Dietro un curriculum, infatti, ci può essere tanto di detto e non detto, che con modalità di presentazione del cv come, ad esempio, la video presentazione, viene sicuramente meno. E non parliamo di hard skills o esperienze ma, soprattutto, della parte soft, che aziende e agenzie per il lavoro attenzionano sempre più con maggiore interesse.
Pochi minuti di filmato, un portfolio online, un profilo social, oggi possono fare la differenza e catturare positivamente l’attenzione del recruiter. Attraverso le nuove modalità di presentazione del CV si ha dunque il modo di mostrare al meglio il proprio profilo professionale ma anche quello personale. I nuovi media, gli smartphone, i social media, hanno reso più immediato il rapporto tra azienda e candidato e hanno dato nuovi e più creativi strumenti di espressione a chi è in cerca di lavoro.
Le nuove modalità di presentazione CV sono più indicate per alcune figure professionali quali, ad esempio, creativi (grafici, marketing e affini) o commerciali.
Cambia la prospettiva, ma cambia soprattutto la modalità di impostazione della presentazione stessa. Saranno ben diversi gli aspetti da curare, soprattutto nel caso di una presentazione CV video, ad esempio:
Anche le modalità di screening cambiano. Focalizzati da sempre più sulla parte hard, ora i recruiter prestano molta attenzione alla valorizzazione delle soft skills. Capacità comunicativa e public speaking, creatività, gestione del tempo e capacità di sintesi, capacità di analisi e orientamento all’obiettivo, diventano elementi chiave che, se percepiti dai recruiter, possono fare la differenza nella valutazione positiva di un video-cv o di una video-presentazione.